Negli anni Novanta, in Ticino, il Liceo è stato profondamente riformato. Grazie al coinvolgimento in prima persona dei docenti, la formazione liceale è stata resa il più possibile coerente con la nuova ordinanza di maturità e con il Piano quadro degli studi per le scuole svizzere di maturità (PQS). Nel corso degli ultimi vent’anni il grado di preparazione dei giovani ticinesi per gli studi accademici si è rivelato essere più che adeguato. Un’evidenza quest’ultima confermata anche dalla percentuale di studenti ticinesi che ottengono una laurea, tra le più alte in Svizzera. Malgrado questi dati confortanti, e malgrado le valutazioni nazionali EVAMAR I ed EVAMAR II – che hanno tra l’altro portato a una serie di modifiche dell’ordinanza – il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport ha ritenuto necessario fare un bilancio sulla formazione offerta nei licei cantonali ticinesi a vent’anni di distanza dalla citata riforma. La ricerca tocca alcuni temi centrali all’insegnamento liceale: la griglia oraria, la riuscita degli allievi negli studi post-liceali, il funzionamento degli istituti, la soddisfazione di studenti, docenti, e direttori, così come la coerenza dei processi formativi con il PQS.